L’obiettivo delle “net zero emission” entro il 2050, vale a dire della riduzione a zero delle emissioni nocive, non è soltanto uno strumento per contrastare gli effetti del cambiamento climatico, ma promette anche di essere una importante leva per la crescita globale. Il rapporto “Work toward net zero” diffuso nei giorni scorsi dalla società di consulenza internazionale Deloitte, stima in ben 43mila miliardi di dollari il contributo che l’economia green può dare alla crescita globale da oggi al 2070. Sempre secondo il rapporto Deloitte, la strategia delle “emissioni zero” dovrebbe avere un impatto positivo anche sull’occupazione, con la creazione di più di 300 milioni di nuovi posti di lavoro entro i prossimi 27 anni. Tuttavia – avverte Deloitte – per cogliere appieno le potenzialità offerte dalla green economy, che, come noto, comprende anche il settore delle agroenergie, è necessario, agire preventivamente favorendo una transizione attiva verso il “net zero emission”. Subire il cambiamento, anziché promuoverlo – avverte la società di consulenza – potrebbe produrre un effetto distorsivo sul sistema economico mondali e sui livelli occupazionali globali, con una perdita valutata nell’ordine dei 178mila miliardi dollari.