Nella seconda metà del 2022 si raffreddano i prezzi delle principali materie prime, che calano anche sensibilmente rispetto al primo semestre dell’anno. I dati, elaborarti da Pricepedia per conto di FederUnacoma, mostrano una flessione più vistosa per le commodity energetiche, rispetto a quelle industriali. Analizzando le singole variazioni, la categoria che registra la flessione più consistente infatti è quella dell’energia, la quale, dopo il forte incremento registrato (+40%) nei primi sei mesi del 2022, cala del 28% nella seconda parte dell’anno. Segno meno anche per la chimica organica (-13,3%) e i metalli, ferrosi (-10%) e non ferrosi (-3%). Le fibre tessili e le materie plastiche seguono lo stesso trend del settore, indietreggiando rispettivamente del 9% e dell’8%. Secondo le stime di Pricepedia per il 2023, la tendenza alla riduzione dei prezzi dovrebbe proseguire anche nei prossimi mesi.
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