Calano nel 2022 le denunce di infortunio sul lavoro presentate dai lavoratori del comparto agricolo. I dati diffusi dall’Inail, ancora provvisori e quindi ancora soggetti ad aggiustamenti, evidenziano infatti una flessione del 3,6%, con un numero di casi denunciati che è passato dai 27 mila del 2021 i circa 26 mila del 2022. La contrazione, ancorché di lieve entità, è comunque significativa poiché segnala una netta controtendenza del settore agricolo rispetto a quello industriale e al terziario, i quali hanno visto un incremento del 24,5%, in ragione di un numero complessivo di eventi che ha superato i 578 mila casi (+114 mila rispetto al 2021). Dopo la pandemia di Covid 19, che aveva fatto registrare un’impennata denunce di infortunio con esito mortale (1.700 nel 2020 e 1400 nel 2021), nei passati dodici mesi tornano a diminuire i decessi segnalati per tutti i comparti di attività (1.090). In questo caso la flessione ha interessato sia l’industria (da 1.400 a 936 casi) che l’agricoltura (da 128 a 118), confermando anche per il primario, dove l’incidenza degli eventi infortunisti è legata in particolare all’utilizzo di macchinari obsoleti, l’urgenza di impiegare mezzi meccanici sempre più innovativi anche per quanto concerne l’aspetto della sicurezza.
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