Rincari delle materie prime, stretta creditizia e rallentamento del sistema degli incentivi frenano il mercato italiano delle trattrici nei primi otto mesi dell’anno. Tra gennaio e agosto 2023 il numero di mezzi immatricolati è calato del 10% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, attestandosi su poco più di 12.700 mezzi. La flessione italiana, si inserisce in un contesto europeo caratterizzato da una modesta contrazione dei volumi (-3%) che indica una sostanziale tenuta del comparto, rispetto ai record del 2022. I dati, elaborati da FederUnacoma sulla base delle immatricolazioni del Ministero dei Traporti, sono stati presentati dalla presidente dei costruttori, Mariateresa Maschio, nel corso della conferenza stampa di presentazione di Agrilevante tenutasi lo scorso 4 ottobre. L’andamento delle vendite in Italia tra gennaio e agosto – ha spiegato Mariateresa Maschio – è stato condizionato, in particolare, dal rallentamento del sistema degli incentivi pubblici che nel passato biennio ha avuto un effetto trainante sugli acquisti di macchine agricole innovative. Le agevolazioni statali registrano infatti un rallentamento a causa dei ritardi legati soprattutto all'applicazione del PNRR e del Fondo per l’innovazione varato dal Governo.